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by Alessandro Temperini
Controllo fumo e calore, Discussioni Tecniche4 Novembre 20130 comments

Manutenzione impianti SEFFC: come farla e perchè!

I sistemi di evacuazione fumo e calore rientrano nel D.M. 20/12/12, conosciuto come “Decreto Impianti”, che disciplina Ia progettazione, la costruzione, l‘esercizio ed anche la manutenzione degli impianti di protezione attiva contro l’incendio. Per ottemperare alla loro funzione è essenziale che i Sistemi di Evacuazione Fumo e Calore siano perfettamente funzionanti e affidabili nei periodo in cui rimangono installati.

Chi opera nel campo della sicurezza è coscente che la funzionalità e l’efficienza dei sistemi di evacuazione fumo e calore (SEFFC), così come tutti i sistemi di protezione attiva sono requisiti essenziali per:

  1. Minimizzare le cause di incendio
  2. Garantire la stabilità delle strutture portanti al fine di assicurare il soccorso agli occupanti
  3. Limitare la produzione e la propagazione di un incendio all’interno dei locali
  4. Limitare la propagazione di un incendio ad edifici o locali contigui
  5. Assicurare la possibilità che gli occupanti lascino il locale indenni o che gli stessi siano soccorsi in altro modo
  6. Garantire la possibilità per le squadre di soccorso di operare in condizioni di sicurezza

Come ogni impianto, per far fronte al processo di invecchamento risulta fondamentale effettuare una corretta manutenzione al fine di ottenere la garanzia di mantenimento dei requisiti dichiarati nel tempo.

L’efficienza dei SEFC, come di altri sistemi antincendio, è legato a tanti fattori che, se trascurati, rendono inadeguato il funzionamento e di conseguenza la protezione in caso di sviluppo di incendio.

Non basta quindi avere realizzato un impianto se la sua gestione non e orientata al massimo dell’efficienza. lnfatti, come tutti i sistemi in “stand by” anche i SEFC risentono degli effetti generati dai tempo e dall’inattività.

Tali sistemi rimangono sempre in stato di veglia,  per cui la loro usura non è dovuta al funzionamento costante ma all’invecchiamento dei singoli componenti, a funzioni accessorie, ad operazioni non consentite, a danneggiamenti per eventi non previsti, tutte condizioni che possono causare stati di guasto o anomalia e quindi compromettere il corretto funzionamento in caso di incendio.

Si ricorda che ormai, quasi tutti i componenti sono provvisti di marcatura CE e quindi, muniti di manuale di USO e MANUTENZIONE che và rispettato e compilato per garantire e mantenere valida la certificazione del componente stesso.

E’ ragionevole pensare che per poter eseguire un’idonea manutenzione bisogna recepire sia lo documentazione che i dati di funzionamento dell’impianto, oggetto dell’intervento , che vengono dichiarati dalla fase di collaudo e controllo iniziale.

Il SEFC è soggetto a controllo iniziale in ben precisi casi:

  • In caso di consegna di un nuovo impianto prima dell’inizio dell’attività
  • In caso di consegna di un impianto modificato in un’attività in corso
  • In caso di presa in carico di un impianto per la manutenzione
  • Al momento della verifica per il rinnovo periodico della conformità antincendio

Successivamente il SEFC è soggetto ad operazioni di sorveglianza, controllo periodico, manutenzione ordinaria e straordinaria per mantenere lo stato di efficienza. Solo Ia conoscenza delle modalità di svolgimento dei lavori e la conoscenza della documentazione progettuale che deve accompagnare ogni impianto fin dalla sua realizzazione da parte di ditte altamente specializzate possono tutelare i Committenti nelle Ioro scelte.

Ma è importante solo da un punto di vista tecnico funzionale? La risposta è NO!

Oltre alle oggettive motivazioni tecniche, già sufficieni ad un’elevata attenzione alle manutenzioni, ci sono delle importanti novità introdotte dalla modulistica di prevenzione incendi VVF2012.

Nello specifico il rinnovo del certificato di conformità anticnendio deve essere garantito anche per mezzo del modello: “Attestazione di rinnovo periodico di conformità antincendio” PIN 3-2012, firmato dal Legale rappresentate o del titolare della Società e spesso compilato dalle aziende di manutenzione. A testimonianza dell’effettuazione di una corretta manutenzione la documentazione và correlata dal modello: “Asseverazione ai fini della attestazione di rinnovo periodico di conformità” PIN 3.1-2012 firmato dal Professionista Antincendio.

I molteplici moduli a firma dei diversi attori ne rimarca da un punto di vista giuridico sia l’importanza che la responsabilità.

Manutenzione sistemi seffc, protezione attiva antincendio

Risulta fortemente evidente perciò l’importanza non solo di effettuare la manutenzione, ma deve essere comprovata la formazione del personale che effettua le manutenzioni, definito nelle varie norme tecniche “competente e qualificato”, cioè che ha sostenuto positivamente un corso di formazione professionale, teorica e pratica, documentato con un attestato sottoscritto da un’Autorità competente, che esegue attività di aggiornamento continue. ll controllo periodico e le operazioni di manutenzione non si limitano alla sola “prova di funzionamento dei sistema”, ma prevedono tutta una serie di verifiche, preventive e di guasto di tutti i componenti che compongono il sistema, finalizzate al mantenimento dei suo stato iniziale. Scegliere chi è “competente e qualificato” permette di assicurarsi la capacità di risoluzione delle situazioni critiche, dei funzionamenti anomali, e di gestire impianti complessi. E’ il manutentore che deve verificare se lo stato di fatto del sistema richieda un adeguamento, una revisione  o un suo totale rifacimento.

Nel caso in cui l’impianto subisse delle modifiche il manutentore deve aggiornare tutta la documentazione garantendo il mantenimento della certificazione del sistema. 

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Componenti SEFC Controllo e manutenzione SEFC Manutenzione SEFC
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