Con il recepimento da parte dell’UNI (ente nazionale italiano di unificazione) della nuova UNI EN 12101-6:2022, la famiglia delle norme di prodotto dei sistemi di controllo del fumo e del calore, si arricchisce di una nuova norma armonizzata di marcatura CE.
Innanzitutto, occorre far chiarezza dato che la nuova UNI EN 12101-6:2022 “Smoke and heat control systems – Part 6: Specification for pressure differential systems – Kits” si discosta completamente della vecchia versione del 2005, che tutti conosciamo perché richiamata dal codice di prevenzioni incendi (DM 03/08/2015) in merito alla creazione di compartimenti a prova di fumo, come da paragrafo S.3.5.3 dell’allegato 1, modificato dal DM 18/10/2019.
La vecchia versione della norma datata 2005 era nata come norma armonizzata di marcatura CE, ma aveva sostanzialmente mancato il suo obiettivo definendo unicamente i principi di progettazione dei sistemi a pressione differenziale. La nuova versione del 2022 è stata invece dedicata completamente alle specifiche dei componenti costituenti i kit per sistemi di sovrappressione, mentre le prescrizioni progettuali sono state migrate ed aggiornate nella nuova UNI EN 12101-13:2022, anch’essa recepita lo stesso giorno.
Nello specifico la norma ha come campo di applicazione i kit e i componenti dei sistemi a pressione differenziale immessi sul mercato e destinati a funzionare come parte di un sistema a pressione differenziale, e definisce le caratteristiche e i metodi di prova per i sistemi atti a produrre e controllare la pressione differenziale richiesta e il flusso d’aria tra spazio protetto e non protetto.
Esaminando più nello specifico del contenuto della norma si capisce che non si tratta di una vera e propria norma armonizzata di marcatura CE, ma vengono indicati unicamente i requisiti a cui devono rispondere i kit ed i vari componenti che andranno a comporre il sistema.
Uno dei capitoli fondamentali è dedicato ai requisiti che sono tenuti a rispettare i vari componenti del sistema (Kit):
- Requisiti di attivazione;
- Tempo di risposta;
- Affidabilità operativa;
- Efficacia nell’estrazione di fumo e gas (Air release);
- Performance in condizioni di incendio;
- Performance di pressurizzazione;
- Mantenimento dell’integrità E;
- Mantenimento dell’isolamento I;
- Mantenimento della tenuta ai fumi freddi S;
- Stabilità meccanica;
- Mantenimento della sezione di passaggio;
- Durata nel tempo.
Chiaramente tutti i requisiti sopracitati non sono applicabili a tutti i componenti, ma alcuni saranno più pertinenti a uno specifico componente piuttosto che a un altro.
Per quanto riguarda i singoli componenti vengono specificate le conformità alle relative norme di prodotto di:
Evacuatori naturali – EN 12101-2;
- Ventilatori per il controllo dei fumi – EN 12101-3;
- Condotte per il controllo dei fumi – EN 12101-7;
- Serrande per il controllo dei fumi – EN 12101-8.
I “requisiti” dei componenti sono quindi gli obiettivi da raggiungere mentre il capitolo dei “Test Methods” definisce le modalità per il loro raggiungimento. Nel capitolo dedicato ai metodi di prova, vengono definiti tutti i test a cui deve essere sottoposto il kit e le varie prove a cui vanno sottoposti i singoli componenti per poter far parte dello stesso.
Un kit deve comprendere ciascuno dei componenti descritti nell’allegato A della UNI EN 12101:2022 e per ciascun tipo di kit sono indicati quali componenti sono necessari per il mantenimento della pressione e del flusso d’aria sulle porte. I vari test vengono effettuati su campioni rappresentativi di una intera famiglia di prodotti, accomunati per dimensioni, prestazioni e principi di funzionamento, permettendo al costruttore di certificare una gamma di prodotti aventi caratteristiche omogenee.
Anche in questa norma, come per le altre norme di prodotto della famiglia delle UNI 12101, è inserito un capitolo dedicato al FPC (Factory production control), che descrive le procedure di controllo di fabbrica necessarie a tracciare e documentare ogni componente prodotto, in rispondenza delle caratteristiche e prestazioni dichiarate. Lo scopo dell’FPC è garantire la costanza delle prestazioni e l’effettiva efficacia ed efficienza dei componenti costituenti il kit di controllo a pressione differenziale in ottemperanza degli obiettivi prestazionali richiesti.
Il recepimento da parte dell’UNI della norma EN 12101-6 costituisce un importante giro di boa nella prevenzione incendio nazionale, dato che viene finalmente definita una metodologia di certificazione chiara per i componenti costituenti i sistemi di controllo fumo a pressione differenziale, mentre il rilascio in concomitanza della UNI EN 12101-13:2022 colma le ultime lacune rimaste per quanto riguarda la progettazione dei sistemi di controllo fumo a pressione differenziale.
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