È in discussione una nuova norma di prodotto europea relativa ai sistemi di controllo fumo a pressione differenziale. Questa, una volta in vigore, aggiungerà un importante tassello, essenziale per tutti i professionisti e gli addetti ai lavori del settore della Prevenzione incendi.
Quali sono perciò i cambiamenti proposti dalla nuova EN 12101-6?
Il prEN (progetto di norma) in discussione definisce le caratteristiche ed i metodi di prova per i componenti ed i kit per i sistemi idonei a creare una sovrappressione o una depressione all’interno dei locali da proteggere o nei compartimenti adiacenti.
Per i produttori ciò non si tradurrà in una vera e propria marcatura CE del kit, ma unicamente in una verifica dei requisiti a cui dovranno rispondere le varie componenti dello stesso.
Tali requisiti sono legati sia al livello prestazionale, che di resistenza al fuoco e di marcatura CE al singolo prodotto. Nello specifico viene ribadita la necessità della marcatura CE secondo le norme della famiglia EN 12101 dei componenti facenti parte dei kit, nonché il loro comportamento al fuoco e le relative prestazioni in funzione dell’obiettivo da raggiungere.
Per quanto riguarda i singoli componenti, vengono specificate le conformità alle relative norme di prodotto:
- Evacuatori naturali – EN 12101-2
- Ventilatori per il controllo dei fumi – EN 12101-3
- Condotte per il controllo dei fumi – EN 12101-7
- Serrande per il controllo dei fumi – EN 12101-8
Vengono inoltre definiti dei parametri per l’intero sistema, come ad esempio l’affidabilità operativa ed il tempo di risposta a cui tutti i componenti devono rispondere e concorrere.
Sul fronte dei metodi di prova la prEN definisce tutti i test a cui deve essere sottoposto il kit e le specifiche prove a cui vanno sottoposti i singoli componenti per poter far parte dello stesso, test che sono da effettuare su campioni rappresentativi di un’intera famiglia di prodotti, così da avere certificazioni omogenee.
In ultimo la prEN12101-6, come accade per le altre norme di prodotto della stessa famiglia, include una sezione dedicata al FPC (Factory Production Control) cioè al controllo di fabbrica, costituito da procedure, ispezioni regolari e valutazioni sulle materie prime, sui componenti in entrata, sulle attrezzature, sul processo produttivo e sul prodotto stesso; un iter necessario a stabilire, documentare e tracciare che ogni componente uscito dalla produzione sia rispondente alle caratteristiche e prestazioni dichiarate.In tale maniera viene garantita la costanza delle prestazioni, così come l’effettiva efficacia ed efficienza del sistema di controllo a pressione differenziale prodotto.
L’iter che porta all’approvazione della norma è ancora lungo e potrebbe subire modifiche ed integrazioni, ma di sicuro quando verrà recepita a livello nazionale farà da spartiacque nei sistemi di controllo fumo a pressione differenziale, motivo per cui è bene cominciare a familiarizzare con i cambiamenti che propone.