logologo
  • Home
  • Profilo
  • Pubblicazioni
  • Blog
  • E-Book
  • Contatti
logologo
  • Home
  • Profilo
  • Pubblicazioni
  • Blog
  • E-Book
  • Contatti
  • Home
  • Profilo
  • Pubblicazioni
  • Blog
  • E-Book
  • Contatti
by Alessandro Temperini
Controllo fumo e calore, Norme e Decreti3 Aprile 20160 comments

UNI EN 12101-1:2006: le specifiche per le barriere al fumo

La UNI EN 12101-1:2006 è una norma tecnica di prodotto di emanazione europea recepita a livello nazionale che consente la libera circolazione dei prodotti all’interno dell’Europa e sancisce l’obbligatorietà della marcatura CE per le barriere al fumo.

Come tutte le norme appartenenti a questa famiglia ha come obiettivo primario quello di definire le caratteristiche dei materiali impiegati, le proprietà ed il comportamento al fuoco del prodotto, fino a determinarne i processi per l’ottenimento della marcatura CE.

Le barriere al fumo, o anche chiamate barriere tagliafumo, sono definite dalla normativa come: “Dispositivi per convogliare, contenere e/o prevenire la migrazione del fumo e degli effluenti prodotti dall’incendio.”

La definizione lascia spazio ad un enorme campo di prodotti che è riconducibile a tutti quei dispositivi fissi o mobili che permettono di contenere il fumo all’interno del compartimento a soffitto (o serbatoio di fumo).

Come è ragionevole pensare, tutti i componenti che entrano a far parte del “SISTEMA” di protezione contro il fumo, sono soggetti alle stesse sollecitazioni e criticità indotte dallo sviluppo dell’incendio così, anche i loro test devono essere fatti secondo un criterio equivalente.

Come tutte le norme della famiglia UNI EN 12101 anche questa è composta da due parti ben distinte:

  1. Prove iniziali ITT (Initial Type Testing)
  2. Controllo di produzione in fabbrica FPC (Factory Production Control)

1. Prove iniziali ITT

Analogamente agli altri componenti degli impianti di evacuazione fumo regolamentati le ITT comprendono test di laboratorio atti a stabilire i requisiti di prestazione secondo le norme specifiche di prodotto e sono effettuati su un campione di caratteristiche analoghe alla barriera ai fumi che si sta prendendo in considerazione.

La norma di marcatura CE prevede infatti dei test iniziali di tipo ITT secondo la curva tempo/temperatura secondo EN 1363-1 così come gli altri componenti della famiglia delle UNI 12101 e la lettura dei risultati del test è fatta per mezzo della norma di classificazione UNI EN 13501-4:2016 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 4: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco dei componenti dei sistemi di controllo del fumo”.

La UNI 12101-1 fa una principale distinzione tra:

  • Barriere al fumo statiche (SSB)
  • Barriere al fumo attive (ASB) (vedi qui le Cortine di contenimento per il controllo dei fumi SEDuct®)

Tali tipologie si differenziano sostanzialmente per il tipo di materiale utilizzato, che può variare dal tessuto al metallo, fino alle lane minerali capaci di resistere al fuoco, mentre le barriere antifumo di tipo attivo possono essere di tipo a rotolo, pieghevoli, incernierate o scorrevoli.

I materiali utilizzati e la loro tipologia costruttiva dipendono dall’applicazione che la barriera dovrà avere:

  • Le barriere al fumo fisse rimangono costantemente nella posizione operativa, sono quindi statiche
  • Le barriere di tipo mobile si posizionano in condizione operativa solo in caso di attivazione esterna, quindi devono essere dotate di un sistema di movimentazione e attivazione che può essere anche di tipo fail safe.

Le barriere al fumo possono avere 2 classificazioni a seconda della sollecitazione termica considerata:

  • D
  • DH

Per ottenere la classificazione D si blocca la temperatura a 600°C e si calcolano i minuti per cui il prodotto mantiene le sue caratteristiche.

Si classificheranno:

  • D30
  • D60
  • D90
  • D120
  • DA (nel caso di tempi maggiori a 120 minuti)

La classificazione DH si ottiene invece operando un andamento della temperatura secondo la curva di prova.

Si classificheranno:

  • DH30
  • DH60
  • DH90
  • DH120

Questa seconda tipologia di classificazione permette alle barriere di assumere il nome di “barriere al fuoco”.

2. Controllo di produzione in fabbrica FPC

La seconda parte della UNI EN 12101-1 è invece dedicata al Factory Production Control (FPC) che è un aspetto fondamentale al fine dell’ottenimento della marcatura CE, cioè il controllo permanente e documentato della produzione in fabbrica che serve ad attestare che il processo produttivo sia conforme alla direttive della specifica tecnica armonizzata.

e-book seffc

Componenti di un Sistema SEFC e loro classificazione

Una sintesi semplice ed esaustiva dei componenti che formano un Sistema di controllo del fumo e del calore di tipo forzato.

SCARICA ADESSO
Tags:
Componenti Cortine di contenimento UNI EN 12101-1
Share

Alessandro Temperini

Prevenzione Incendi Locali di pubblico spettacolo: le procedure.Prev
Fattori di rischio del fumo da incendio e il suo controlloNext

Latest Posts

by Alessandro Temperini

La manutenzione dei sistemi di controllo del fumo e del calore alla luce del DM 15 settembre 2022

Il Ministero dell’Interno è corso ai ripari per far fronte alle criticità da più parti segnalate in merito al decreto che avrebbe dovuto introdurre la nuova...

La manutenzione dei sistemi di controllo del fumo e del calore alla luce del DM 15 settembre 2022

Controllo fumo e calore, Norme e Decreti15 Novembre 2022
Share
by Alessandro Temperini

Approccio ingegneristico secondo il metodo scientifico

Come già introdotto nell’articolo di blog precedente, l’ingegneria della sicurezza antincendio è una disciplina che utilizza il metodo scientifico per...

Approccio ingegneristico secondo il metodo scientifico

Controllo fumo e calore, Norme e Decreti27 Ottobre 2022
Share

Sezioni Blog

  • Antisismica
  • Componenti Sistemi SEFC
  • Controllo fumo e calore
  • Discussioni Tecniche
  • Legislazione antincendio
  • News
  • Norme e Decreti

Archivi

  • Novembre 2022
  • Ottobre 2022
  • Settembre 2022
  • Agosto 2022
  • Luglio 2022
  • Aprile 2022
  • Marzo 2022
  • Febbraio 2022
  • Dicembre 2021
  • Ottobre 2021
  • Settembre 2021
  • Luglio 2021
  • Giugno 2021
  • Maggio 2021
  • Aprile 2021
  • Marzo 2021
  • Febbraio 2021
  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Settembre 2018
  • Giugno 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Marzo 2017
  • Dicembre 2016
  • Ottobre 2016
  • Agosto 2016
  • Luglio 2016
  • Giugno 2016
  • Maggio 2016
  • Aprile 2016
  • Febbraio 2016
  • Gennaio 2016
  • Dicembre 2015
  • Novembre 2015
  • Ottobre 2015
  • Settembre 2015
  • Agosto 2015
  • Giugno 2015
  • Maggio 2015
  • Aprile 2015
  • Febbraio 2015
  • Settembre 2014
  • Giugno 2014
  • Aprile 2014
  • Marzo 2014
  • Febbraio 2014
  • Gennaio 2014
  • Dicembre 2013
  • Novembre 2013
  • Ottobre 2013
  • Settembre 2013
  • Agosto 2013
  • Luglio 2013

Ultimi post

  • La manutenzione dei sistemi di controllo del fumo e del calore alla luce del DM 15 settembre 2022
    La manutenzione dei sistemi di controllo del fumo e del calore alla luce del DM 15 settembre 2022
  • Approccio ingegneristico secondo il metodo scientifico
    Approccio ingegneristico secondo il metodo scientifico
  • Il cambiamento più gravoso lo ha incassato il professionista antincendio – parte 02
    Il cambiamento più gravoso lo ha incassato il professionista antincendio – parte 02
  • Ingegneria della sicurezza antincendio, quando utilizzarla e come utilizzarla
    Ingegneria della sicurezza antincendio, quando utilizzarla e come utilizzarla
       

Termini e Condizioni | Privacy Policy | © Alessandro Temperini. Tutti i diritti riservati