UNI EN 12101-1:2006: le specifiche per le barriere al fumo

La UNI EN 12101-1:2006 è una norma tecnica di prodotto di emanazione europea recepita a livello nazionale che consente la libera circolazione dei prodotti all’interno dell’Europa e sancisce l’obbligatorietà della marcatura CE per le barriere al fumo.

Come tutte le norme appartenenti a questa famiglia ha come obiettivo primario quello di definire le caratteristiche dei materiali impiegati, le proprietà ed il comportamento al fuoco del prodotto, fino a determinarne i processi per l’ottenimento della marcatura CE.

Le barriere al fumo, o anche chiamate barriere tagliafumo, sono definite dalla normativa come: “Dispositivi per convogliare, contenere e/o prevenire la migrazione del fumo e degli effluenti prodotti dall’incendio.”

La definizione lascia spazio ad un enorme campo di prodotti che è riconducibile a tutti quei dispositivi fissi o mobili che permettono di contenere il fumo all’interno del compartimento a soffitto (o serbatoio di fumo).

Come è ragionevole pensare, tutti i componenti che entrano a far parte del “SISTEMA” di protezione contro il fumo, sono soggetti alle stesse sollecitazioni e criticità indotte dallo sviluppo dell’incendio così, anche i loro test devono essere fatti secondo un criterio equivalente.

Come tutte le norme della famiglia UNI EN 12101 anche questa è composta da due parti ben distinte:

  1. Prove iniziali ITT (Initial Type Testing)
  2. Controllo di produzione in fabbrica FPC (Factory Production Control)

1. Prove iniziali ITT

Analogamente agli altri componenti degli impianti di evacuazione fumo regolamentati le ITT comprendono test di laboratorio atti a stabilire i requisiti di prestazione secondo le norme specifiche di prodotto e sono effettuati su un campione di caratteristiche analoghe alla barriera ai fumi che si sta prendendo in considerazione.

La norma di marcatura CE prevede infatti dei test iniziali di tipo ITT secondo la curva tempo/temperatura secondo EN 1363-1 così come gli altri componenti della famiglia delle UNI 12101 e la lettura dei risultati del test è fatta per mezzo della norma di classificazione UNI EN 13501-4:2016 “Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione – Parte 4: Classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco dei componenti dei sistemi di controllo del fumo”.

La UNI 12101-1 fa una principale distinzione tra:

Tali tipologie si differenziano sostanzialmente per il tipo di materiale utilizzato, che può variare dal tessuto al metallo, fino alle lane minerali capaci di resistere al fuoco, mentre le barriere antifumo di tipo attivo possono essere di tipo a rotolo, pieghevoli, incernierate o scorrevoli.

I materiali utilizzati e la loro tipologia costruttiva dipendono dall’applicazione che la barriera dovrà avere:

  • Le barriere al fumo fisse rimangono costantemente nella posizione operativa, sono quindi statiche
  • Le barriere di tipo mobile si posizionano in condizione operativa solo in caso di attivazione esterna, quindi devono essere dotate di un sistema di movimentazione e attivazione che può essere anche di tipo fail safe.

Le barriere al fumo possono avere 2 classificazioni a seconda della sollecitazione termica considerata:

  • D
  • DH

Per ottenere la classificazione D si blocca la temperatura a 600°C e si calcolano i minuti per cui il prodotto mantiene le sue caratteristiche.

Si classificheranno:

  • D30
  • D60
  • D90
  • D120
  • DA (nel caso di tempi maggiori a 120 minuti)

La classificazione DH si ottiene invece operando un andamento della temperatura secondo la curva di prova.

Si classificheranno:

  • DH30
  • DH60
  • DH90
  • DH120

Questa seconda tipologia di classificazione permette alle barriere di assumere il nome di “barriere al fuoco”.

2. Controllo di produzione in fabbrica FPC

La seconda parte della UNI EN 12101-1 è invece dedicata al Factory Production Control (FPC) che è un aspetto fondamentale al fine dell’ottenimento della marcatura CE, cioè il controllo permanente e documentato della produzione in fabbrica che serve ad attestare che il processo produttivo sia conforme alla direttive della specifica tecnica armonizzata.

Componenti di un Sistema SEFC e loro classificazione

Una sintesi semplice ed esaustiva dei componenti che formano un Sistema di controllo del fumo e del calore di tipo forzato.

Disclaimer

Le informazioni presentate in questo blog potrebbero non essere aggiornate in base alle normative attuali, per loro natura mutevoli. Si consiglia vivamente di verificare l'attualità delle informazioni presso fonti ufficiali prima di prendere decisioni basate su quanto riportato qui.

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