Strategia Antincendio: Controllo di Fumo e Calore

Il “Controllo di fumo e calore” è una delle 10 Strategie Antincendio previste dal Codice di Prevenzione Incendi (D.M. 03.08.2015).

Nel capitolo S8 infatti, viene stabilito in maniera chiara e inequivocabile l’obiettivo di questa misura antincendio:

(…omissis…) “… ha come scopo l’individuazione dei presidi antincendio da installare nell’attività per consentire il controllo, l’evacuazione o lo smaltimento dei prodotti della combustione in caso d’incendio“.

Vengono lasciate ad altre sezioni specifiche sia la ventilazione legata alla diluizione di eventuali atmosfere pericolose infiammabili o esplosive, sia la ventilazione per una diluizione degli inquinanti legata alla salubrità dell’ambiente.

Ma in cosa consiste questa strategia? Vediamolo insieme!

Come controllare il fumo e il calore dell’incendio?

In termini generali la strategia viene effettuata per mezzo di due soluzioni:

  • aperture di smaltimento di fumo e calore d’emergenza: per allontanare i prodotti della combustione durante le operazioni di estinzione dell’incendio da parte delle squadre di soccorso;
  • sistemi per l’evacuazione di fumo e calore (SEFC) per l’evacuazione controllata dei prodotti della combustione durante tutte le fasi dell’incendio.

Approfondendo le due differenti tipologie, è bene precisare che lo smaltimento di fumo e calore d’emergenza non è un sistema di gestione dei fumi progettato in funzione di un incendio o di una normativa di “Smoke Management” specifica.

Esso infatti non potrà assicurare un adeguato strato libero dai fumi durante l’incendio, ma servirà solamente all’allontanamento dei fumi per agevolare le operazioni dei soccorritori; inoltre è necessario evidenziare che è effettuato per mezzo di aperture ordinariamente disponibili come ad esempio finestre, porte, lucernari, ecc.

Per ciò che concerne la seconda tipologia, sistemi per l’evacuazione di fumo e calore (o come ormai vengono definiti SEFC), creano e mantengono uno strato d’aria sostanzialmente indisturbato nella porzione inferiore dell’ambiente.

Questi sono progettati secondo specifici calcoli e normative di riferimento (come ad esempio la UNI 9494 (leggi “Progettazione secondo la norma UNI 9494 parte 2”)).

Gli impianti di evacuazione (aspirazione fumo e calore) si distinguono in due tipologie

  1. evacuazione naturale (SENFC)
  2. evacuazione forzata (SEFFC)

Livelli di Prestazione antincendio per il controllo di fumo e calore

Il testo stabilisce dei livelli di prestazione come riportato in Tabella:

La scelta del Livello di Prestazione antincendio (articolo di approfondimento) può essere effettuata sulla base dei criteri di attribuzione scelti, in funzione della valutazione del rischio e dei Profili di rischio Rvita, Rbeni ed Rambiente. e selezionandolo dalla tabella sotto riportata:

Si noti come il livello di prestazione I può essere attribuito solo se verificate contemporaneamente tutte le condizioni previste; è sufficiente che una sola dei esse non venga verificata per ricadere ALMENO nel Livello II.

Il Livello III prevede la gestione dei fumi sin dalla fase iniziale dell’incendio pertanto, la gesione dei fumi deve essere assicurata attraverso la progettazione di un sistema SEFC. Il Livello III inoltre è ciò che viene inteso dal Normatore per le Regole Tecniche Verticali.

Soluzioni Conformi

Per il Livello II è ritenuto conforme un intervento con le aperture per lo smaltimento dei fumi dimensionate adeguatamente.

Per il Livello III è ritenuto conforme un sistema SEFC dimensionato secondo normativa vigente, ad esempio, un SEFFC secondo UNI 9494-2

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Soluzioni Alternative

Le soluzioni alternative sia per il Livello II che per il Livello III vengono ammesse e devono dimostrare il raggiungimento dell’obiettivo di sicurezza legato allo smaltimento dei fumi.

Per dimostrare il raggiungimento del Livello II il professionista può impiegare altri documenti tecnici emanati da organismi riconosciuti nel settore dell’antincendio, utilizzare prodotti e sistemi con tecnologie innovative o adottare metodologie della sicurezza antincendio.

In sunto può applicare:

  • Norme o documenti tecnici.
  • Prodotti o tecnologie di tipo innovativo.
  • Ingegneria della sicurezza antincendio.

Una specifica NOTA suggerisce infine che attraverso il ricorso a un impianto di ventilazione meccanica è possibile soddisfare il livello di prestazione richiesto.

Dai riferimenti bibliografici richiamati  impiegati nella stesura dei contenuti tecnici relativi alla misura considerata si evidenzia:

  • Serie delle Norme UNI 9494
  • NFPA 92
  • NFPA 92B
  • CEN TR 12101-5

Toolkit per la progettazione di sistemi di controllo fumo e calore

Uno strumento di ausilio per tutti coloro che, a vario titolo, affrontano la complessa materia dello Smoke Management.

Disclaimer

Le informazioni presentate in questo blog potrebbero non essere aggiornate in base alle normative attuali, per loro natura mutevoli. Si consiglia vivamente di verificare l'attualità delle informazioni presso fonti ufficiali prima di prendere decisioni basate su quanto riportato qui.

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